Quartetto Fa Maggiore di Beethoven
Vediamo qui, a titolo di esempio, il primo tempo del quartetto pubblicato come op. 18 n. 1, in fa maggiore (Allegro con brio, 3/4).
Partitura: Quartetto di Ludwig Van Beethoven in Fa Maggiore
Video: Quartetto di Beethoven op.18 n.1 in Fa
- 00:33 – primo tema, fa maggiore. Cellula ritmica fondamentale (semiminima puntata – due semicrome – due crome staccate, conclusione sul tempo forte della battuta successiva), che tornerà lungo tutto il pezzo. Frase di risposta, più dolce (anche se inizia con lo stesso ritmo del tema).
- 00:44 – da battuta 9 ripetizione dell’inciso iniziale, seguito da un’analoga frase di risposta, questa volta più lunga e contenente delle modulazioni interne, che portano ad una provvisoria conclusione a battuta 20 (sempre in fa maggiore).
- 00:59 – da battuta 21, ripresa e successive rielaborazioni dello spunto iniziale, tramite un fitto dialogo tra i due violini, e con diverse modulazioni.
- 01:08 – nonostante le modulazioni precedenti, la frase si riporta nella tonalità di fa maggiore (battuta 29), e da qui secondo violino e viola cominciano un accompagnamento in crome; dalla battuta 30 il violoncello ripropone l’inciso iniziale, mentre il primo violino risponde con un controsoggetto. Da 01:17 (battuta 37) abbiamo un proseguimento del dialogo tra primo violino e violoncello, basato su altri elementi ritmici, mentre da 01:22 (battuta 41) riascoltiamo l’inciso del primo tema in una tonalità più lontana (stavolta il dialogo è tra primo violino e viola). Rapidi passaggi di semicrome (ancora in dialogo tra primo violino e violoncello) portano al secondo tema. Questa complessa sezione può essere vista come una via di mezzo tra successive elaborazioni del primo tema ed il ponte modulante: infatti le modulazioni cominciano già dalla battuta 13, si passa a diverse tonalità, e quando comincia il passaggio in semicrome (01:32, battuta 49) già siamo in do maggiore, tonalità nella quale sarà presentato il secondo tema. Il concitato passaggio in semicrome si conclude con due battute del primo violino, che ribatte il sol e poi il sol# in ritmo sincopato.
- 01:42 – a battuta 57 inizia il secondo tema, in do maggiore. Ritmo più tranquillo, a coppie di crome legate, assenza di elementi ritmici particolarmente incisivi. Notare l’uso di accordi di nona (discendenti) e le frequenti modulazioni interne.
- 02:00 – come spesso accade nei pezzi in forma sonata di Beethoven, il primo tema è un vero “protagonista”, che malvolentieri lascia la scena a personaggi minori. Il secondo tema è stato proposto e poi riascoltato con una lieve variazione, ma il ritmo iniziale torna prepotentemente (da battuta 72), con il violoncello che suona più in alto degli altri strumenti (disposizione che Beethoven userà altre volte nei quartetti, vedi ad esempio il tema principale nel primo tempo dell’op. 132). Si riascolta anche l’inciso in semicrome già visto nel ponte, dapprima eseguito solo dal primo violino, poi all’unisono da tutti gli strumenti.
- 02:15 – da battuta 85 viene riproposto un inciso ritmicamente simile al secondo tema, alternato con il ritmo principale. Dopo la seconda riproposizione del ritmo in crome legate, si trovano alcuni lunghi accordi modulanti, alla fine dei quali si ritorna a do maggiore per ascoltare la codetta, ancora basata sul ritmo iniziale e sull’inciso in semicrome già apparso in altre occasioni (anche qui comincia il primo violino e seguono all’unisono tutti gli altri). L’esposizione termina con la netta affermazione della tonalità di do maggiore, e con un aspetto decisamente conclusivo.
- 02.54: ripetizione dell’esposizione. Il secondo tema inizia a 04:02.
Sviluppo : quartetto in Fa di Ludwig Van Beethoven
- 05:14 – inizio dello sviluppo. Terminata l’esposizione in do maggiore, lo sviluppo (battuta 115) attacca direttamente in la maggiore con il solito ritmo in semicrome (che risulta quindi un elemento solo apparentemente secondario), ma alla fine della frase si passa a si b maggiore (05:19, battuta 119), sempre con la riproposizione del ritmo principale, presentato stavolta da viola e violoncello, mentre il primo violino risponde con rapidi passaggi di semicrome.
- 05:25 – da battuta 123 ancora due riproposizioni “pianissimo”del ritmo principale, ad opera del secondo violino; stavolta il primo violino risponde in modo molto più “tranquillo”, ma si tratta solo della preparazione di un nuova sezione di grande intensità, sia ritmica che sonora.
- 05:32 – a battuta 129 il violoncello attacca di nuovo il tema principale, seguito a canone dalla viola e dal primo violino, poi il dialogo continua tra primo e secondo violino. La stessa frase viene riproposta a 05:39 (battuta 135) una quarta sopra con una diversa disposizione strumentale (stavolta l’ordine è violoncello – secondo violino – primo violino), e poi a 05:47 (battuta 141) ancora una quarta sopra (viola – violoncello – primo violino). A parte i tipici sforzati “fuori tempo”che così spesso si trovano in Beethoven, va osservato che in queste tre frasi identiche non c’è un vero e proprio riferimento tonale: piuttosto, le note che si ascoltano sono di volta in volta quelle di un accordo di settima diminuita (che, come è noto, è piuttosto “indefinito”da un punto di vista tonale, in quanto lo stesso accordo appartiene a tonalità diverse). La terza ripetizione presenta un prolungamento, con un’ulteriore modulazione che porta alla tonalità di si b minore.
- 05:59 – da battuta 151 solito inciso iniziale del primo tema, ripetuto quattro volte dal primo violino, mentre secondo violino e violoncello accompagnano con semplici crome staccate. La frase viene riproposta in modo simile (in sol b maggiore) dal secondo violino (ma nell’ultima battuta si trovano solo tre semiminime staccate). Da 06:08 (battuta 159) la stessa doppia frase viene riproposta, nelle tonalità di fa minore e re b maggiore.
- 06:17 – da battuta 167, con l’improvviso passaggio a do maggiore comincia il “pedale di dominante”. Il primo violino ripropone il disegno in semicrome, stavolta discendente e limitato alle prime due semiminime della battuta . Nella ripetizione di queste prime 4 battute (da 171 a 174) il disegno in semicrome passa a violoncello e secondo violino, mentre si ascolta la settima di dominante che prepara il ritorno della tonalità principale. Altre quattro battute, che, con un “crescendo”, accrescono l’attesa del ritorno del primo tema.
Quartetto di Beethoven : ripresa dei temi
- 06:32 – a battuta 179 ripresa del primo tema, fa maggiore, fortissimo e con i quattro strumenti disposti su quattro ottave diverse, allo scopo di ampliare la sonorità. Segue la risposta, più dolce, come nell’esposizione. Ma se lì era logico riprendere il primo tema forte (dopo che era stato udito piano all’inizio), qui si osserva come in Beethoven la ripresa non è mai una semplice ripetizione di idee già ascoltate. Infatti a 06:43 (battuta 187) viene riproposto il ritmo principale, ma piano, modulando a re b maggiore, ed indugiando sulla risposta al tema già ascoltata poco prima. Questo inciso di risposta viene poi ripetuto ancora in re b maggiore (06:48, battuta 191), e poi due volte in si b minore (da 06:50, battuta 193), ma la seconda volta modulando a sol b maggiore. Da 06:57 (battuta 198) viene riproposta la frase già ascoltata nell’esposizione alla battuta 30: stavolta è la viola a riproporre l’inciso iniziale (in sol b maggiore), mentre il primo violino risponde con lo stesso controsoggetto. Segue un passaggio modulante che riporta al do maggiore, dominante di fa maggiore. Da 07:12 (battuta 210) si riascolta la stessa frase di battuta 49, con il passaggio in semicrome staccate che porta al secondo tema. Si osservi che, nonostante questo ponte apparentemente lungo, in realtà l’intero blocco primo tema – ponte occupa 39 battute (compreso il ribattuto su do e do# del primo violino), mentre nell’esposizione lo stesso blocco era di 56 battute.
- 07:22 – ripresa del secondo tema, fa maggiore, senza variazioni di rilievo.
- 08:31 – dopo la codetta si trova, da battuta 274, un collegamento diretto al periodo di conclusione. Dapprima si ascoltano semiminime staccate che si appoggiano su lunghe note coronate; da 08:41 (battuta 282) vengono elaborati ancora frammenti del primo tema. Questo periodo di conclusione è caratterizzato da diverse modulazioni.
- 09:05 – difficile stabilire in modo esatto dove finisce il periodo di conclusione e dove comincia la coda vera e propria. Osserviamo comunque che a 09:05 (battuta 302) la serie di modulazioni termina e il ritorno a fa maggiore assume già un carattere conclusivo, anche se nel seguito si ascolteranno ancora appoggiature su accordi “estranei”alla tonalità. Tra l’altro, alla battuta 303 ritorna la figurazione in semicrome della codetta già ascoltata alla fine dell’esposizione e alla fine della ripresa; perciò si può ritenere che da battuta 302 cominci la coda. Possiamo però anche intendere questa come una frase che chiude il periodo di conclusione, mentre la coda vera e propria inizia a 09:15 (battuta 310) per concludersi in sole quattro battute.
Nota: nella partitura indicata nel link si trova un errore di scrittura: alla battuta 84 il “fp”non dovrebbe essere sul primo tempo della battuta , ma sulla semiminima puntata. Osservare che nella ripresa (battuta 245) l’analogo “fp“è disposto correttamente.
ce qualcuno che mi aiuta nell’analisi dell’opera 19 numero 2 di schoemberg scritta sono nei guai