Colore Musicale e Orecchio Assoluto

Distinguere il rosso dal giallo, il verde dal celeste o il grigio dal nero non richiede una conoscenza del nome del colore. Allo stesso modo distinguere tra do e re, tra mi bemolle e fa diesis non richiede la conoscenza del nome delle note. Occorre saper distinguere tra il “colore sonoro” del do ed il “colore sonoro” del do. Quel colore lo puoi chiamare do, C, Francesco, Giuseppina o come vuoi, ma rimane sempre quel “colore”. L’orecchio assoluto non è un a capacità terminologica o prettamente mnemonica, ma essenzialmente percettiva. Bisogna avere o coltivare la percezione sonora, la percezione delle sfumature o colori sonori, differenti tra nota e nota. Prova per esempio, come dice Burge, a sentire la differenza di colore tra mi bemolle e fa diesis. Bisogna abituare l’orecchio a sentire in quella direzione, a sentire l’emozione, la personalità il mood, il feeling di ogni singola nota.

Riconoscimento delle note tramite il colore musicale

Riesco a capire quel colore qualsiasi sia il suo timbro o la sua altezza più grave o più acuta. So che si tratta di quel colore ma fatico ad associagli il nome corretto. Mi manca qualcosa, e se si cosa ?  Come posso fare ?

Distinguere il diverso colore musicale

Se sei in grado di distinguere bene il diverso colore di ogni nota, sei in grado anche di riconoscerle. Le puoi chiamare Do, re, rosso, Antonio o come vuoi, ma il colore rimane lo stesso e quello conta per riconoscerle in modo assoluto, cioè senza relazionarle tra loro utilizzando l’orecchio relativo. Se hai difficoltà ti manca solo la pratica di riconoscimento. Esercitati a riconoscerle una nota alla volta e poi negli accordi. Fammi sapere come procede.