Dinamica musicale e accenti
I suoni della musica possono essere appena udibili, o così forti da far male alle orecchie. Quando gli scienziati ed ingegneri parlano di ampiezza,si riferiscono alla forza di un suono. I musicisti invece parlano di dinamiche. L’ampiezza di un suono è un particolare numero, di solito misurato in decibel mentre le dinamiche sono relative; un’orchestra che suona fortissimo sarà molto forte che un solo violino che suona fortissimo. L’interpretazione esatta di ogni segno di dinamica dipende da:
- paragone con le altre dinamiche nella musica
- l’ampiezza dinamica tipica di quello strumento o orchestra
- l’ abilità dell’orchestra o esecutore e dalle tradizioni del genere musicale che si sta suonando
Tradizionalmente, i segni dinamici sono basati su parole in italiano fisse, anche se ci non è niente sbagliato nello scrivere altre parole che indichino la dinamica. Il “pianoforte” fu chiamato in questo modo dato che, a differenza dei precedenti strumenti a tastiera come il popolare clavicembalo, può suonare suoni con differenti dinamiche. Il clavicembalo è un o strumento a corde pizzicate in cui la dinamica è assente. (Tranne per il raddoppio di ottava).
Tipici segni dinamici
Quando un compositore scrive un forte in uno spartito, seguito da un piano, vuole indicare che la musica deve essere suonata forte e poi improvvisamente piuttosto piano. Se il compositore vuole che il passaggio da un livello dinamico ad un altro sia graduale,aggiunge diversi segni di dinamica. Crescendo vuole dire “suonare gradualmente più forte”; decrescendo o diminuendo vuole dire “suonare gradualmente piè piano.”
Segni dinamici graduali
Ecco tre modi diversi di scrivere la stessa cosa: suona dolcemente (piano), gradualmente suona più forte (crescendo) finchè la musica è forte (forte), poi gradualmente suona piè piano (decrescendo o diminuendo) finchè è olce (piano) di nuovo.
Un compositore può volere una particolare nota sia più forte di tutte le altre vicine, o può volere che l’inizio della nota sia forte.L’ accento è il segno dinamico che serve per indicare queste particolari note forti. Come si dovrebbe suonare un accento in modo esatto, dipende dallo strumento che lo suona come anche dallo stile della musica e dal periodo storico. Alcuni accenti si possono ottenere suonando la nota piè lunga o più separata dalle altre note, piuttosto che suonando semplicemente più forte (Vedi articolazione.)
Accenti comuni
L’esatta esecuzione di ogni tipo di accento dipende dallo strumento, dallo stile e dal periodo della musica, ma gli accenti sforzando e forte-piano sono di solito più forti e piè lunghi,e spesso si usano su note lunghe che iniziano forte e che improvvisamente diventano più deboli. Gli accenti di solito si usano per indicare note più brevi che dovrebbero essere suonate più forti delle note non accentate.